Ecco le ultime novità dell’Unione Svizzera dei Contadini per la settimana nr. 34 di quest’anno:

Nota della settimana
La pressione sull’impiego di prodotti fitosanitari e la valutazione dei rischi a esso legati sono tema di scottante attualità. Sono questioni che riguardano tutti, non solo l’agricoltura. Tuttavia, il Consiglio Federale non ritiene necessario elaborare un piano d’azione dei prodotti fitosanitari anche per i settori non agricoli. Ha infatti respinto la mozione su questo tema del Consigliere Nazionale Kari Vogler, firmata da 68 consiglieri. Non resta che sperare che il Parlamento corregga l’infelice decisione del Consiglio Federale.

Commissione tecnica “Produzione Animale”
La Commissione tecnica “Produzione Animale” dell’USC ha indetto uno scambio di opinioni sul progetto “Organizzazione per la salute degli animali da reddito” (in tedesco “Organisation Nutztiergesundheit”). I partecipanti hanno in seguito discusso gli attuali sviluppi del mercato, le conseguenze che gli accordi con il Mercosur hanno sull’allevamento animale, la revisione della legge sulle epizoozie, le attuali condizioni della Strategia sull’approvvigionamento sostenibile di foraggi (in tedesco Strategie “Nachhaltige Futtermittelversorgung”) e infine degli attuali temi politici.

Accordo di libero scambio con l’Indonesia
Nella sua presa di posizione sull’accordo di libero scambio con l’Indonesia, l’USC ha fatto notare al Consiglio Federale che l’accordo comprende delle autorizzazioni su prodotti agricoli sensibili che non sono mai state concesse prima d’ora. Queste si riferiscono specialmente a latticini e a prodotti alimentari che contengono latte. I limiti che aveva fissato l’USC sono dunque stati superati.

Commissione dei giovani contadini
La Commissione dei giovani contadini (JULA) ha discusso i temi: pianificazione del territorio, PA 22+ e le attività della campagna contro le iniziative sui prodotti fitosanitari. In seguito, si è dedicata ad alcuni cambiamenti organizzativi e di personale all’interno della commissione stessa.

Statistica della settimana
Il prezzo del legno in tronchi è calato nel 2015, a seguito dell’abolizione del tasso di cambio minimo con l’euro da parte della Banca Nazionale Svizzera. Non appena lo shock dei prezzi è stato superato, i prezzi sono tornati a calare ancora di più nel 2018, a causa delle tempeste e delle enormi quantità di legname bostricato e da tempesta. Secondo l’Indice dei prezzi alla produzione dell’Ufficio federale di statistica, il prezzo del legno di abete e pecci nei primi 4 mesi di quest’anno era più basso del 12% rispetto allo stesso periodo del 2014. I prezzi bassi sono però solo una delle difficoltà del settore: attualmente, è anche molto difficile riuscire a trovare acquirenti per il legno in tronchi.

USC, 27 agosto 2019 Trad e adattamento Aris Brusorio