Da Agricoltore Ticinese 43 di venerdì 25 ottobre:

Il Carì, dell’Azienda Agricola Piz Forca di Pollegio ha conquistato la medaglia Super Gold, prodotto dalla casara Flavia Carobbio-Filippi. Il Campo La Torba della famiglia Dazio di Fusio, si è distinto invece con la medaglia Gold. Entrambi i formaggi sono stati affinati nella cantina Cetra di Mezzovico nell’ambito del progetto delle Eccellenze alpestri (di cui fa parte anche l’UCT), nato dalla collaborazione tra Cetra e la Società ticinese di economia alpestre (STEA). Dopo l’edizione dello scorso anno tenutasi in Norvegia, gli Oscar del formaggio quest’anno sono stati assegnati a Bergamo. Al concorso hanno partecipato 3’804 formaggi, provenienti da 42 paesi diversi. Per capire meglio il meccanismo di selezione abbiamo contattato Roman Güdel, giudice svizzero che ha partecipato all’evento: «Tutti i formaggi sono suddivisi per categoria: freschi, semiduri, stagionati ecc., e poi sistemati su un tavolo. I criteri sono i soliti: parte esterna, pasta, occhiatura, esame olfattivo e analisi organolettica. Per ogni prodotto, si compilano delle schede con i relativi punteggi. A partire da un certo punteggio, si assegna la medaglia di bronzo, poi quella d’argento e infine quella d’oro. Tra tutte le medaglie d’oro di un tavolo si seleziona poi un super oro (o super gold)». Come è successo con il Carì dell’azienda dell’Azienda Agricola Piz Forca «Esatto. Il Carì è entrato, tra i 3804 formaggi presenti, nella rosa dei 60 papabili per il titolo. A quel punto, arriva un’altra giuria, composta da 16 super giudici provenienti da tutte le parti del mondo, che selezionano i 16 formaggi finalisti, tra i quali si elegge alla fine il miglior formaggio del mondo». Il Carì non è entrato tra i 16 finalisti davvero per pochissimo. «È stato un risultato eccezionale» ci dice Güdel, che naturalmente non ha valutato il formaggio in questione «I tre giudici che lo hanno valutato, un belga, un inglese e uno svizzero, erano entusiasti del sapore del formaggio, che ha suscitato molto interesse».
Nella valutazione conclusiva, ad aggiudicarsi il premio di miglior formaggio del mondo è stato un Blue Cheese americano prodotto in Oregon, superando di un punto un Parmigiano Reggiano, proprio nel giorno in cui entravano in vigore i dazi di Trump.

CB

Da sinistra: Jürg Dräyer, Giorgio Dazio, Flavia Carobbio-Filippi e Valerio Faretti