Ecco le ultime novità dell’Unione Svizzera dei Contadini per la settimana nr. 41 di quest’anno:

Nota della settimana
L’Ufficio federale di statistica ha pubblicato la sua stima per il 2019 per i conti economici dell’agricoltura: sono incoraggianti l’ulteriore miglioramento del valore aggiunto e l’aumento del reddito nel settore dell’agricoltura svizzera. Rispetto al resto dell’economia, questi erano estremamente necessari. Tuttavia, questo risultato positivo non dovrebbe far dimenticare che i costi di produzione sono aumentati insieme ai ricavi. Nel 2019, si sono attestati a CHF 10,8 miliardi, il 2,2% in più rispetto al 2018. Il problema è che, in un anno meno positivo, i ricavi diminuirebbero, ma il livello elevato dei costi di produzione rimarrebbe uguale. L’agricoltura è riuscita a “salvarsi” da questa scomoda situazione solo grazie a un massiccio aumento di produttività: stiamo parlando di circa il 50% in più (!) negli ultimi 20 anni.

WTO Public Forum
Come ogni anno, a Ginevra, il WTO Public Forum (Conferenza pubblica dell’OMC) ha presentato circa 100 seminari e piccole esposizioni per circa 2’000 partecipanti provenienti da imprese, ONG, organizzazioni internazionali e rappresentanti diplomatici. Hanno partecipato anche numerose unioni dei contadini. Uno dei temi principali dell’agricoltura è stata ancora una volta la riduzione dei pagamenti diretti e delle sovvenzioni. Tuttavia, vi è stato disaccordo sulle modalità di attuazione. Alcuni eventi hanno anche affrontato i bisogni dei consumatori e il benessere degli animali. In collaborazione con le unioni dei contadini della Norvegia e del Canada, l’USC ha organizzato un’esposizione sul tipo di prodotti che i Millennial e la Generazione Z vorrebbero poter acquistare in futuro e su come l’agricoltura può soddisfare questi desideri.

Incontro con AgriAnalyse Norway
Un gruppo di ricercatori norvegesi che si occupa di questioni agricole e politiche ha fatto visita all’USC. Le discussioni si sono concentrate sulla politica agricola svizzera attuale e futura, nonché sulle misure climatiche per l’agricoltura. Tra gli altri argomenti trattati c’erano i redditi degli agricoltori, la digitalizzazione, il sostegno alle aziende agricole e le tendenze dei consumatori. L’agricoltura norvegese è simile alla nostra: ad esempio, il diverso sostegno finanziario per le varie zone topografiche è paragonabile al sistema svizzero.

Importazioni di foraggio sostenibili
L’USC sta attualmente riesaminando la sostenibilità dei mangimi importati. La quantità importata e l’origine della produzione sono temi centrali. I risultati sono incoraggianti. Nel 2013, ad esempio, sono state importate poco meno di 7’000 tonnellate di olio di palma per l’alimentazione animale. Nel 2018, la cifra era di 900 tonnellate. Nel 2019, le quantità dovrebbero diminuire ancora.

Statistica della settimana
Negli ultimi 20 anni, il primo pascolo dei bovini in primavera viene sempre più anticipato, in media di un giorno ogni tre anni. Non è possibile stabilire con certezza se si tratta di un effetto del cambiamento climatico o di un cambiamento nella pratica agricola dovuto ai benefici del pascolo precoce. D’altra parte, il passaggio al foraggio invernale alla fine dell’autunno tende ad avvenire prima, sempre di un giorno ogni tre anni, in media. In questo caso, l’aumento del rendimento del bestiame potrebbe essere la ragione per cui si rende necessario un passaggio anticipato all’alimentazione invernale ed evitare così dei cali di rendimento. Il cambiamento climatico non ha ancora comportato un periodo più lungo di foraggiamento verde per il bestiame.

USC, 16 ottobre 2019

Trad e adattmento Aris Brusorio